Sardegna, Estate 1966
Una bellissima e letale Ursula Andress cammina sulle punte dei piedi nudi, quasi fluttuando, sopra le assi di tek di un magnifico yacht ormeggiato dinnanzi allo splendore di Alghero, bionda divinità cullata dal paradisiaco suono del mare più puro e baciata dal sole tiepido di un giugno davvero esclusivo. La Bond Girl è vestita di un pareo di lino bianco, adornata solo da un magico particolare dal colore inconfondibile: il corallo.
Ciascuno di noi, indubbiamente, soltanto pensando al corallo viaggerà con la mente fino ad un passato glorioso e fasto, laddove lo sfarzo e lo stile rendevano grande l'Italia della moda e dell'artigianato, dell'arte e della maestria amanuense; quell'Italia che oggi sta scomparendo giorno dopo giorno e che diviene rarissimo tesoro di una sapienza tutta da custodire e conservare. Il corallo, bene dell'umanità oggi minacciato e a rischio, è certamente un simbolo - quasi perduto - di tale retaggio e compone la materia sognante di alcuni tra i più splendidi e preziosi gioielli tipici del Made in Italy.
Che cos'è il corallo?
Ma andiamo per gradi, prima di tutto è bene fare chiarezza su cosa sia esattamente questo prezioso: i coralli sono minuscoli animali - dei polipi grandi meno di un millimetro chiamati antozoi - che vivono in colonie e condividono una sorta di esoscheletro comune formato da silicato di calcio, creando un ecosistema complesso e delicatissimo, dalle forme più disparate (tra cui le ben note barriere) e dal colore emblematico. Le colonie di coralli sono al contempo rifugio e nutrimento non solo per i piccoli polipi che le creano ma anche per un'innumerevole quantità di specie di pesci, molluschi, crostacei, tartarughe e mammiferi acquatici. E' fin troppo chiaro quanto sia cruciale per l'ecosistema marino la presenza dei coralli e quanto sia necessario tutelarne il rarefatto patrimonio rimasto. Fin dall'antichità - ne abbiamo testimonianze scritte provenienti dall'Antica Grecia, dall'Egitto, dall'età del ferro sarda, ecc. - il corallo ha affascinato il genere umano con la sua misteriosa identità, portando grandi menti a porsi domande infinite su cosa fosse; se una pianta, un minerale, un animale o addirittura qualcosa di divino. Certamente la sua bellezza è innegabile: una scultura biologica dalle fattezze meravigliose che si inerpica sul fondale marino rilucendo di toni d'arancio, di rosso e di rosa, dalla consistenza viva, rocciosa e organica, dall'aspetto caldo, naturale, istintivo e primigenio.
Un po' di storia: una questione ambientale
Il corallo che veniva estratto era dunque la "corazza" di questi piccoli animali, un materiale malleabile, da lavorare con grande attenzione e massima cura dei dettagli, estremamente raro già nei secoli passati, quando se ne rinvenivano maggiori quantità.
Facendo un salto impietoso al giorno d'oggi, ci troviamo ad una situazione di precarietà ambientale tale da porre il corallo ad altissimo rischio estinzione. Intere barriere - centinaia di migliaia di colonie - sono oggi ridotte ad un tetro colore grigio, segno della mancanza di nutrimento, asfissia e del grave risentimento termico a cui i coralli sono estremamente suscettibili. Stanno morendo o sono già morti, lasciando una voragine tra gli habitat fondamentali al sostentamento, come dicevamo, di migliaia di altre specie.
Per queste ragioni i coralli oggi sono protetti ed è vietata ogni forma di estrazione, se non in particolari e controllatissimi casi. Complice una crescente attenzione e sensibilità verso l'argomento e grazie all'avvento di alcuni ritrovati plastici che hanno rivoluzionato il mondo, possiamo dire che dagli anni '50 del Novecento, il corallo è stato "risparmiato" e sovente sostituito da materiali artificiali come bachelite, galalite, falsi coralli ed altri ritrovati, per la costruzione di accessori e bigiotteria. Il vero corallo, dunque, è oggi estratto sotto la massima sorveglianza, in quantità infinitesimali, e risulta infine preziosissimo. Fiorente naturalmente il commercio e il collezionismo di coralli antichi, anche rilavorati e ristrutturati, dalle sapienti e altrettanto rare mani artigiane.
Storicamente, l'Italia vanta centri di lavorazione del corallo famosi in tutto il mondo, tra cui spicca senz'altro l'esperienza dei maestri di Torre del Greco, a Napoli e ad Alghero, in Sardegna. In Giappone, dove ne esiste una varietà più chiara, definita "rosa" , sono altrettanto tipiche le botteghe artigiane laddove da millenni si lavora con cura il corallo, ottenendo splendidi gioielli e accessori.
Una pratica oggi quasi del tutto perduta è quella dell'incisione, arte amanuense difficilissima che ha regalato al mondo la bellezza di cammei e composizioni miniate, decorate e disegnate in forme da sogno.
Il corallo alla Bottega Etrusca
Dopo questa doverosa panoramica sull'origine e la storia dei coralli, veniamo dunque a noi: i gioielli.
Splendidi oggetti di ispirazione tipicamente estiva, risultano perfetti su di un abbigliamento marittimo, da indossare e abbinare durante fresche serate in passeggiata o sotto al cocente sole della spiaggia, reggendosi il cappello tra folate di vento rigenerante. Da Bottega Etrusca disponiamo di anelli, collane, bracciali e molte altre creazioni che esaltano il colore del corallo e ne gratificano la sostanza in tutta la sua unicità. Utilizziamo forme naturali, dalle particolari fattezze sempre l'una diversa dall'altra, per un oggetto esclusivo e testimone della personalità del cliente.
Anche se meraviglioso tutto l'anno, risulta evidente il legame tra corallo e stagione estiva: per questa ragione, da Bottega Etrusca abbiamo un'imperdibile promozione fino al 10 Giugno, giusto in tempo per le vostre vacanze!
E' fondamentale ricordare che il corallo è un materiale organico e delicato, soggetto al tempo e alle intemperie. Il salmastro, la luce, i prodotti per la cura del corpo, il sudore e moltissimi altri fattori contribuiscono al suo deperimento e possono causare danni ai nostri splendidi gioielli. E' necessario dunque averne la massima cura con una periodica pulizia e manutenzione. Da Bottega Etrusca proponiamo un servizio completo per conservare al meglio il vostro corallo, grazie alla conoscenza di specifiche tecniche che ogni anno, a fine stagione, preserveranno tutta la brillantezza e lo splendore di questo meraviglioso materiale che ogni giorno contribuisce alla "via della bellezza", dandoci ulteriore prova di quanto sia stupefacente il mondo che ci circonda!