Il mio stile libero, secondo Paola Baronio

Su lamiacameraconvista.com la giornalista Paola Baronio ha dedicato un articolo alla Bottega Etrusca e al mio percorso professionale. Ripropongo con piacere anche qui il testo:

In questi giorni che ci portano alla riscoperta del made in Italy e della nostra tradizione votata al bello, mi è capitato di conoscere una donna molto particolare che mi ha colpito per il suo modo di vivere e di trasmettere una passione incontrollabile per quello che fa. Euridice Mencarani, anima di Bottega Etrusca, una delle gioiellerie storiche del centro di Pisa, è una donna che non ti aspetti: lunghi capelli biondi, minuta nel fisico, il viso pulito incorniciato da occhiali dalla montatura rossa, è quel tipo di persona che sembra sempre una ragazza, dal piglio molto deciso che a 21 anni ha aperto la sua prima gioielleria a Pisa, che ha sempre voluto gestire come una casa nella quale accogliere i suoi ospiti facendoli sentire coccolati.

L’unica gioielleria in cui non c’è bisogno di suonare il campanello: un grande spazio che si estende su due piani all’interno del Casino de Nobili, un elegante palazzo del Settecento in cui troviamo una selezione di grandi e piccoli marchi della gioielleria e dell’home decor.

Una casa grande e accogliente dove Euridice ama trattare ogni cliente come un ospite speciale, una persona da conoscere e da consigliare per acquisti che spesso definiscono i momenti importanti della vita: Bottega Etrusca oltre che una nota gioielleria è il luogo deputato a Pisa per le liste di nozze.
Euridice Mencarani mi ha colpito perché ama follemente il suo lavoro e lo dichiara senza remore: “Mi pagano per fare quello che mi piace fare: insomma il massimo della vita!”.
I gioielli sono sempre stata la sua passione, tanto che da piccola, mentre gli altri bambini facevano casette e alberi, lei disegnava già anelli e collane.

Ho avuto la fortuna di crescere in una famiglia dove si coltivava l’amore per l’arte e il bello –  si racconta nel corso di una lunga chiacchierata insieme -. Cinquant’anni fa mia madre aprì un negozio tutto rosso, un colore che abbiamo conservato nel nostro packaging, dedicato alle porcellane etrusche a cui poi, nel tempo, ha voluto accostare i gioielli. Io sono cresciuta in quel negozio, lavorandoci anche dopo gli studi. Dopo ho frequentato due fondamentali corsi di gemmologia a Milano. Ho subito iniziato a disegnare gioielli, spinta da un’ispirazione fortissima. Io non ho una mano particolare ma ‘so’ vedere nel gioiello qualcosa di forte e inedito. Per le mie collezioni non ho mai seguito le tendenze della moda, piuttosto le ho anticipate, anche quando da ragazza collaboravo con aziende affermate. La creazione di un gioiello nuovo è qualcosa che mi riesce senza sforzo e che mi dà la convinzione di lanciare prodotti che all’inizio sembrano un azzardo fuori dal tempo ma che invece, misteriosamente, piacciono e creano tendenza”.

È successo così per le collane lunghe ispirate a Coco Chanel che Euridice ha lanciato quando andavano di moda solo i girocollo, o per la collezione Cammeo, un accessorio che lei ha riscoperto e declinato, con un design contemporaneo, su collane e orecchini che sono molto piaciuti.

21 anni ho aperto la mia prima gioielleria. Ero ritenuta da tutti molto giovane, tanto che a Pisa mi soprannominarono la Bimba. E mi chiamano ancora così dopo trent’anni, quando certo bimba non lo sono più”, ricorda ridendo.

Nonostante la giovane età, Euridice ha da sempre avuto le idee chiare: “Seppur giovanissima, dentro di me sapevo che avevo davanti una strada ben definita. La gioielleria andò subito bene. L’aspetto più sorprendente è che venni subito riconosciuta come gioielliere, cioè un professionista che stima le pietre, un’attività che per tradizione è di solito svolta da uomini di età matura, un mondo prettamente maschile, da sempre interdetto alle donne. Io invece, con il mio fisico minuto e l’aria da ragazzina, per l’acquisto delle pietre viaggiavo da sola in tutto il mondo, soprattutto in Oriente. Studiavo e assorbivo tutto come una spugna: insieme alla creazione dei gioielli svolgo da sempre expertise per pietre e gioielli”.

Lo spazio in Borgo Stretto 5, con i bellissimi affreschi al secondo piano, è stato inaugurato 15 anni fa, quando Bottega Etrusca ha aggiunto all’offerta dei gioielli quella dell’home decor, altra grande passione di Euridice.

Da Bottega Etrusca sono presenti tutti i brand più noti ma non necessariamente i più costosi: “Abbiamo gioielli e oggetti per tutte le tasche, perché voglio che nel mio negozio vengano anche i giovani, che rappresentano il nostro futuro. Non lavoriamo solo con le liste di nozze ma anche con tante coppie di conviventi che vogliono regalarsi qualcosa cosa di basico ma bello per la loro prima casa”.

Mi viene spontaneo, visti i tempi che corrono, chiedere a Euridice se un negozio di tradizione come il suo regge meglio la crisi“Sì – ammette – però non tanto perché lavoriamo da 50 anni ma per il grande rispetto sempre rivolto al cliente. Il gioiellerie è una figura magnifica che tuttavia può anche essere ambigua. Io credo che le persone ci seguano e tornino da noi per la nostra disponibilità, per l’ascolto, per l’offerta di soluzioni ai problemi che ci pongono. Devo dirtelo? Io adoro il cliente! Lo amo proprio e pretendo dai miei collaboratori la stessa adesione e lo stesso entusiasmo. Questo non è un posto blindato. Credo sia l’unica gioielleria senza campanello. C’è un rischio? Si, ma l’ho corso e lo corro volentieri. I clienti devono entrare liberamente in questa casa e immergersi nella nostra atmosfera. Se abbiamo un segreto, è questo”.

Euridice è una donna che non ama mettersi in mostra, è umile e molto riservata ma allo stesso tempo dalla forte personalità: diretta e sincera riesce a istaurare con i suoi clienti un rapporto intimo, personale e vero. E’ bastato farla iniziare a parlare del suo lavoro per farmi inondare dal suo amore folle per quello che fa.

Bottega etrusca

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